Fontana di Trevi a Roma
Fontana di Trevi: il respiro barocco di Roma
C’è un punto di Roma dove il rumore del traffico svanisce e lascia spazio a un suono diverso: quello dell’acqua che scorre senza sosta. È il cuore della Fontana di Trevi, una delle meraviglie barocche più celebri al mondo, che non smette mai di stupire romani e viaggiatori.
Un teatro di pietra e acqua
Progettata da Nicola Salvi nel Settecento e completata da Giuseppe Pannini, la Fontana di Trevi è molto più di un monumento: è un palcoscenico che unisce architettura e scenografia. L’imponente facciata si apre come un sipario, dominata da Oceano, il dio delle acque, che avanza su un carro trainato da cavalli marini. Intorno a lui, tritoni, rocce e sculture trasformano la fontana in un racconto mitologico scolpito nella pietra.
Simboli e suggestioni
Non è solo la sua bellezza a renderla unica, ma anche i riti e le leggende che la circondano. Gettare una moneta di spalle nella vasca significa assicurarsi un ritorno a Roma; due monete, secondo la tradizione popolare, promettono un amore; tre, addirittura un matrimonio. Piccoli gesti che ogni giorno trasformano la fontana in un crocevia di desideri e speranze.
Dal cinema al mito
La Fontana di Trevi è entrata anche nell’immaginario collettivo grazie al cinema. Celebre la scena di Anita Ekberg e Marcello Mastroianni ne “La Dolce Vita” di Fellini, che ha reso la fontana icona internazionale di sensualità e fascino. Da allora, la sua immagine ha continuato a viaggiare nel mondo come simbolo stesso di Roma.
L’anima di una città eterna
Visitare la Fontana di Trevi significa fermarsi davanti a un capolavoro che respira ancora con la città. Non è un reperto immobile, ma un luogo vivo, animato da sguardi, fotografie, risate, silenzi e promesse mormorate all’acqua. È Roma che si riflette nei suoi giochi di luce, nella potenza del barocco che sa ancora emozionare, nel richiamo irresistibile della bellezza.



